Il titolo non significa che vivo da 50 anni alle Isole Similan,
anzi penso che nessuno viva alle Isole Similan, tranne forse qualche guardia forestale. È
esattamente il contrario invece, sono 50 anni che NON vivo alle Similan, ma proprio
per il cinquantesimo compleanno ho ricevuto in regalo da mia moglie questo stupendo
viaggio.
Se avete letto altri racconti su questo blog (ad esempio
Thailandia, altro giro altra corsa!),
saprete che fino ad oggi ho visitato la Thailandia solo in agosto, dunque a causa
dei monsoni sono sempre stato costretto ad evitare la costa occidentale.
Questo è un gran peccato, soprattutto per un amante delle attività
subacquee come me.
Le Isole Similan sono infatti il massimo che offre la Thailandia ai subacquei.
C’è un detto in Thailandia: impara la subacquea a
Koh Tao, ma poi vai alle
Similan a fare immersioni.
In generale tutto il Mar delle Andamane offre immersioni di
alto livello, ma il parco nazionale delle Similan è il top della subacquea
tailandese: chiuso nella stagione delle piogge (tra maggio e ottobre), ammette solo
un numero limitato di visitatori al giorno, al fine di preservarne la ricchissima
fauna sottomarina.
Le Isole Similan sono solo per subacquei?
Ni, sono anche per snorkelisti.
Evitatele invece se siete in cerca solamente
della tintarella, infatti si può sbarcare solo sull’isola principale,
ma direi che tutta la fatica del viaggio non vale quell’unica spiaggia.

Esistono gite in giornata alle Isole Similan?
Sì, ma vi sconsiglio anche questo.
Ci sono tour operator a Phuket che
organizzano full-day alle Similan, ma preparatevi a 90 minuti di bus fino al porto
di Khao Lak e poi altri 90 minuti di motoscafo (oppure 3 ore nel
caso di imbarcazioni più grandi, tipicamente quelle per subacquei). Se a
tutto questo aggiungiamo anche i tempi morti dovuti al bus che deve passare per
gli hotel raccogliere tutti i turisti e le procedure d’imbarco a Khao Lak,
direi che si tratta di un'estenuante maratona.
Come andare alle Isole Similan?
Considerando che si tratta di più isole, la maniera ideale per esplorare
tutti i fondali è quella di usufruire di una crociera, nel nostro caso attrezzata
per le immersioni subacquee.
In linea generale non sono un amante delle crociere
subacquee, innanzitutto per i ritmi a cui si viene sottoposti, parlo di 4 immersioni
al giorno, ma anche perché mi è sempre piaciuto abbinare una bella
giornata di immersioni ad una serata vivace con tanto di cena ittica.
In barca invece, a Dicembre, come potete vedere dalla foto seguente si cena alle
19 e poi alle 20 si va a nanna.

Però come vi dicevo, per le Similan non c’è scelta, o così
o Pomì.
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Come sono le immersioni alle Isole Similan?
Se vi dicessi che sono le più belle immersioni che ho mai fatto mentirei.
Tenete però presente che ne ho fatte in ogni angolo del pianeta e dunque
l’asticella nel mio caso è parecchio alta. Dopo essermi immerso in
posti come le Maldive, il
Belize, Sipadan,
Manado,
Derawan, il
Mar di Komodo e le
Galapagos, è veramente difficile
per me trovare qualcosa che sia all’altezza. Però magari di questo
ve ne parlo un’altra volta, è un po’ di tempo che vorrei scrivere
una classifica su quelli che per me sono stati i più bei siti di immersione
al mondo.
Il Parco Nazionale delle Similan comunque credetemi è
bello.
Ho sentito la mancanza dei grandi pelagici, ma la quantità di pesce
e i colori avevano poco da invidiare ad altre località blasonate.
Richelieu Rock
Se dovessi scegliere un solo punto di immersione di tutta la crociera,
Richelieu Rock spicca fra tutti.
Circondati da barracuda, vi
troverete a nuotare immersi dentro nubi di pesci, in una specie di discoteca caleidoscopica
di coralli colorati.
Non dovete per forza credere alle mie parole, ho realizzato un brevissimo video
che penso renda l’idea.
Curioso è stato l’incontro con questo piccolo bastardo, avevo la
GoPro in mano così sono riuscito a riprenderlo, anche perché non lo
vedevo e non capivo cosa mi stesse mordendo l’orecchio.
Ci sono anche un paio di relitti che vengono toccati dalle crociere.
Boonsung Wreck
Boonsung Wreck, conosciuto anche col nome di “zuppa di
pesce”, come dice il suo secondo nome è pieno di pesce, purtroppo anche
di subacquei. Si tratta di una draga affondata a 20 metri di profondità e,
anche se lo tsunami del 2004 l'ha ridotta in pezzetti, rimane comunque un punto
di immersione da non perdere.
Worship Wreck
Il Worship Wreck invece è un recente relitto artificiale,
a lato ci sono molti camion appoggiati sul fondale sabbioso e il tutto è
circondato da un’enorme barriera artificiale.
È un’immersione
un po’ surreale, l’enorme muro di cubi di ferro che circonda il sito,
era quasi angosciante, mi sembrava di stare dentro al film The Cube,
in cui i protagonisti non sanno in che direzione andare per uscirne.
Phuket
Prima e dopo la crociera probabilmente vi farete un paio di notti in questa località
marittima.
Non avrebbe bisogno di presentazioni, ma a me Phuket
e in particolare Patong piacciono moltissimo.
A Patong
la sera il divertimento non manca, dopo Pattaya è la località
Thailandese più trasgressiva.

Di giorno c’è solo l’imbarazzo della scelta sulla spiaggia
su cui stendere il vostro telo spugna:
- Se non avete voglia di muovervi, Patong Beach non è
male, vivace e ben servita.
- Se volete qualcosa di più esotico, ogni ora partono navette gratuite
per la vicina Paradise Beach.
- Se infine siete in cerca di piccoli paradisi, con uno scooter a noleggio
non vi basterebbe un mese per scoprire tutti gli incantevoli posti dell’isola.

Per dormire, in uno dei reportage precedenti vi ho parlato del bellissimo
Burasari Phuket Resort & Spa.
Questa volta abbiamo voluto cambiare, giusto per provare
qualcosa di differente e dunque vi voglio segnalare due chicche.
Premetto che non esistono hotel sulla spiaggia a Patong (tranne forse uno),
quelli cosiddetti “sulla spiaggia” si affacciano sul mare ma hanno una
strada che li divide dalla spiaggia. Il Baan Laimai Beach Resort permette di raggiungere la spiaggia velocemente e allo
stesso tempo è vicino alla Bangla Road, la strada dei divertimenti
notturni. Per i vitelloni a caccia di conquiste, comunico che questo hotel è
guest friendly (previo pagamento di una quota aggiuntiva).
Con le stesse caratteristiche logistiche del precedente, il
DoubleTree by Hilton Phuket Banthai Resort è un paradiso. Siccome inoltre festeggiavamo
entrambi i nostri compleanni, abbiamo voluto esagerare prenotando una camera con
accesso diretto alla piscina: spettacolare!
Ciliegina sulla torta, il giorno
del compleanno, senza che avessimo detto niente, non solo ci hanno fatto trovare
gli auguri scritti coi fiori sul letto, ma addirittura una torta con tanto di candeline
in camera.
L’unica cosa che vi sconsiglio di fare, è aspettare
di compiere 50 anni per andarci.
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