Alcuni anni fa scrissi un reportage che spiegava come godere appieno di una meta
di lusso come le Hawaii, senza dover necessariamente
supplicare per un prestito il direttore della propria banca. L’articolo devo
dire ebbe un discreto successo, vediamo se riesco a fare il bis con un’altra
meta apparentemente esclusiva.
In questo reportage vi spiegherò come andare
alle Galapagos fai-da-te, godendone appieno senza compromessi e
allo stesso tempo risparmiare anche il 70% rispetto ai pacchetti
che vengono proposti nelle agenzie viaggi.
Non ricordo nemmeno per quanti anni ho desiderato andare alle Galapagos, ma ogni
volta che chiedevo un preventivo mi scoraggiavo, poiché mi rendevo conto
che con lo stesso budget avrei potuto girare l’Asia
per 6 mesi.
Dopo tanto studio e ricerche, ho scoperto la formula giusta, vi darò 3
consigli di cui sono certo ne beneficerete in molti. Dovete solo leggere fino alla
fine.

Perché andare alle Galapagos?
Potrei citare una lunga lista di motivi che giustificherebbero un viaggio come
questo: le isole sono incontaminate come pochi altri posti al mondo, farete le migliori
immersioni subacquee della vostra vita, anche facendo solo snorkeling vedrete mante,
squali, tartarughe e delfini. Ma se dovessi limitarmi ad un solo motivo per andarci,
allora vi direi quanto segue.
Se avete letto altri miei reportage, saprete che ho girato mezzo mondo, anche
posti estremamente selvaggi come ad esempio il
Borneo Indonesiano. Gli amanti del trekking
naturalistico sanno cosa vuol dire camminare per ore nella giungla nella speranza
di avvistare anche un solo animale. E quando magari lo avvistate, vi rendete conto
che il vostro teleobiettivo da 400 millimetri è comunque troppo distante
per fare una foto decente.
Bene, per farvi capire cosa c’è di unico
alle Galapagos vi voglio dire che l’attrezzatura fotografica che ho utilizzato
di meno, anzi che è stata totalmente inutile, è stato proprio il suddetto
teleobiettivo. Non mi è mai capitato da nessun’altra parte al mondo,
ma qui gli animali non temono l’uomo, potrete fotografargli anche l’iride
con un grandangolo.
Come NON visitare le Galapagos
Dopo averle raggiunte in aereo, esistono sostanzialmente due modi di vistarle:
con una crociera o con il cosiddetto island hopping ovvero soggiornando
a turno nelle 3 isole abitate e da lì muoversi in giornata con gite organizzate.
Vi sconsiglio assolutamente di seguire questa seconda strada, infatti
le escursioni disponibili sono pochissime, deludenti e sempre superaffollate. Se
per caso in questo momento state pensando di organizzarvi da soli qualche trekking,
scordatevelo pure. Le norme che regolano le escursioni sono rigidissime (per fortuna
aggiungerei): non tutte le isole sono visitabili, a nessuno è concesso di
scendere a terra senza una guida autorizzata e sarete controllati a vista affinché
non abbandoniate mai i sentieri prestabiliti.

Spendere i soldi per un lungo volo intercontinentale, per i voli locali, per
gli alberghi, per le tasse di accesso al parco e poi trovarsi castrata la propria
vena esploratrice, è una excursio interrupta, sì insomma,
un colossale spreco. Non lo fate, mi ringrazierete per questo consiglio.
Come devo vistarle allora?
Una delle peculiarità dell’arcipelago che piaceva molto a Charles
Darwin, è che anche la più piccola isola è a sua volta un micro
ecosistema. Potrebbe essere che su di essa l’evoluzione delle specie abbia
seguito una strada totalmente differente rispetto alle altre. Vi capiterà
ad esempio di sbarcare in un posto dove tutte le iguane sono rosa, per poi scoprire
che sulla vicina isola dirimpettaia tutte le iguane sono invece verdi.

È essenziale dunque avere la possibilità di visitare il maggior
numero possibile di isole per poter apprezzare la varietà di questa incredibile
porzione della biosfera.
Oramai vi sarà chiaro, le Galapagos vanno visitate
con una crociera e, possibilmente aggiungo, con pochi ospiti a bordo.
Grazie! Ma che consiglio geniale! Ci servivi proprio tu per darcelo!
Già
che ci sei, dicci dove diavolo li troviamo seimila euro a testa per pagarci una
crociera alle Galapagos?!
Adesso ve lo spiego, quello che sto per dirvi ha dell’incredibile.
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Come vi avevo già accennato, l’accesso alle Galapagos è rigidamente
regolamentato e le concessioni di navigazione vengono distribuite con il contagocce.
Poiché ogni yacht, sia che sia pieno o che sia vuoto inquina allo stesso
modo, le compagnie navali sono tenute a riempire sempre le proprie barche, pena
la perdita della concessione.
Questo significa che una settimana prima della
partenza, faranno di tutto per riempire le cabine rimaste, arriveranno addirittura
ad applicare sconti del 70% pur di essere al completo.

Il segreto è proprio questo, innanzitutto dimenticatevi le agenzie turistiche
della vostra città.
Una volta deciso quando andare, 10 giorni prima della
partenza visitate i siti Internet ecuadoregni specializzati in crociere alle Galapagos
e prenotate last minute la vostra cabina da sogno (noi ad esempio ci siamo appoggiati
a Columbus Travel).
Non c’è il rischio di rimanere a terra?
Ovviamente un
certo fattore di rischio potrebbe esserci, però quando l’abbiamo fatto
noi (Marzo) non c’era che l’imbarazzo della scelta. Inoltre gli impiegati
di queste agenzie faranno di tutto pur di vendervi una cabina, non accettate il
primo prezzo, credetemi.
Il grande dilemma delle immersioni
Probabilmente i consigli che ho dato fino a qui sono sufficienti per la maggior
parte dei viaggiatori, ma se come me amate le immersioni subacquee, allora “Huston
we have a problem!”
Alle Galapagos le immersioni sono FA-VO-LO-SE (sillabando in lettere maiuscole
ho reso l’idea di quanto sono belle?) e, ciliegina sulla torta, esistono anche
delle crociere subacquee.
Fichissimo! Ma è proprio quello che stavo cercando!
Così
posso unire le escursioni terrestri a quelle subacquee.
No, non è così.
Sempre per le rigidissime regole bla bla di cui sopra, ai passeggeri
delle crociere subacquee non è concesso scendere a terra (tranne in pochissimi
luoghi) e alle crociere classiche non è concesso fare immersioni.
Inoltre
le crociere subacquee autorizzate sono in numero limitato (al momento in cui scrivo
sono solo due barche), sono costosissime, non esiste il last minute e anzi vanno
prenotate con un anno di anticipo.
Dunque, a meno che non facciate entrambe le tipologie di crociera, sembra che
dovrete rinunciare alla terraferma o alla subacquea.
Ma che fregatura!
Calma, ora vi svelo il secondo segreto.
Non serve una crociera per fare belle
immersioni alle Galapagos e, per evitare che mi diate del racconta frottole, se
non ci credete guardate il video qui sotto, l'abbiamo girato con una semplicissima
GoPro.
In poche parole, se come noi volete avere il meglio di tutto, seguite la nostra
formula: 1 settimana di crociera classica + 1 settimana di immersioni con partenza
da Puerto Ayora.
Puerto Ayora è l’unico paese con strutture turistiche sull'isola
di Santa Cruz. Durante il giorno potrete dilettarvi con la subacquea
e la sera vi rilasserete con freschi aperitivi e deliziose cenette. Infine, prima
di andare a letto, farete una passeggiata al porticciolo dove potrete ammirare gli
squali condividendo la panchina con un… leone marino, non sto scherzando.

Le agenzie ecuadoregne sono in grado di offrirvi anche pacchetti completi con
immersioni e pernotto a Puerto Ayora. Il mio terzo è ultimo consiglio è
di evitare.
Conti alla mano, per la seconda parte del viaggio facendo
da soli risparmierete il 40% sull'hotel e il 10% sulle immersioni.
Per l’hotel andate direttamente su
Booking, io vi
consiglio il
Grand Hotel Lobo de Mar, in pieno centro con camere spaziose e spettacolare
vista sull'oceano.
Se non c'è posto anche l'Hotel
Ninfa non è male, quando ci siamo stati noi c'era un'ala nuova e
completamente ristrutturata che era meglio di quella vecchia. Oggi magari non
c'è neanche più questa distinzione e hanno già ristrutturato tutto.

Per il diving vi consiglio il
Nautilus
Diving, un centro immersioni che dà lavoro ad un’intera famiglia
ecuadoregna, madre, padre, figlio e parenti vari. Sono tanto cortesi fuori dall'acqua,
quanto eccezionali come guide subacquee. Il fatto che si avvalgano di una barca
a vela può sembrare inizialmente un punto a sfavore rispetto ai veloci motoscafi
della concorrenza, ma una barca grande vi permetterà di rilassarvi, prendere
il sole e godervi il mare. Lo rifarei senza esitazioni!
Daphne Minor
Mi rendo conto che è difficile descrivere le immersioni alle Galapagos,
poiché sono sempre zeppe di avvistamenti ed è impossibile stilare
una classifica dicendo che una è meglio di un’altra. A Daphne Minor
mi è rimasta impressa la grotta subacquea piena di squali e leoni marni addormentati…
almeno prima che arrivassimo noi con la GoPro a rompergli le scatole.
Gordon Rocks
Questa è l’immersione più distante, probabilmente in una
settimana la farete solo una volta, però vale la pena. All'interno di un
cratere semisommerso incontrerete di tutto, dagli squali martello, alle mante e
alle onnipresenti tartarughe.
Seymour Nord
Questa è l’immersione che viene proposta più frequentemente
poiché è la più vicina, ma è stata anche quella che
ci ha regalato le emozioni più intense. Il primo giorno siamo finiti in mezzo
ad un branco di squali martello, ne ho contati una trentina (vedi la fine del video),
roba da rimanere senza fiato.
L’ultimo giorno l’abbiamo rifatta e,
a parte gli innumerevoli squali sott'acqua, appena riemersi siamo stati circondati
da decine di delfini che ci saltavano intorno.
Potevamo concludere meglio il
viaggio?
Risposta: no!

Quito
Visto che dovrete di certo passarci sia all'andata che al ritorno, se riuscite
ritagliatevi un giorno per visitare Quito. Questa caratteristica
città coloniale a 2800 metri sul livello del mare è un coloratissimo
patrimonio dell'UNESCO. Se potete
andateci di domenica, il centro storico viene chiuso al traffico e avrete il privilegio
di visitarla in un surreale silenzio.

Attenzione a non svoltare nel vicolo sbagliato, la città non è
famosa per essere la più tranquilla del mondo. Per quello che ho potuto notare,
se ti allontani dai percorsi turistici del centro storico in un attimo ti si fionda
addosso un poliziotto in motocicletta, che diplomaticamente ti “sconsiglia”
di proseguire nella direzione in cui stavi andando:
Señor non vada di là, non c’è niente di interessante
e ci sono molti ubriachi.
Leggasi “Se in quello zainetto da turista
non hai un kalashnikov con il colpo già in canna, è meglio
che non entri in quel quartiere.”
Per il suddetto motivo a Quito è meglio soggiornare nel centro storico.
Nonostante sia più tranquilla come zona, vedrete che comunque gli hotel hanno
tutti le sbarre alle finestre e di notte i concierge si chiudono dentro a doppia
mandata.
L’Hotel
Boutique Portal de Cantuna è davanti al Monasterio de San Francisco,
più in centro di così non si può. Diciamo che costa più
di quello che meriterebbe, ma per quello che ho potuto vedere in centro tutti i
prezzi sono esageratamente pompati.
Se invece arrivate in aeroporto
a Quito la sera e ripartite la mattina, l'Hotel
Quinta La Constanza è perfetto! Si trova a pochi minuti dall'aeroporto in
una zona molto tranquilla. Le camere sono dei bungalow attorno ad un delizioso
giardino. Inoltre, su richiesta, quando atterrate troverete un membro dello
staff ad attendervi.
Spero di esservi stato utile e che possiate beneficiare delle innumerevoli ore
che ho passato al PC ad organizzare il viaggio e ovviamente delle esperienze che
ho acquisito sul campo.
Ah, voglio darvi un ultimo consiglio!
Vi ho svelato come risparmiare notevolmente
i costi del viaggio, ma volete sapere come azzerarli del tutto?
Potete fare come noi, ovvero sposatevi e chiedete agli amici di contribuire.
Un grazie di cuore a tutti gli amici e parenti che lo hanno reso possibile, viva
gli sposi!

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